Oggi sono a casa, Ufetto è dai nonni e l’Ingegnere in studio. Doveva essere una tranquilla mattinata: blog, maglia, un bel bagno caldo… E invece entrando in camera vedo quella pila infinita di panni ad aspettarmi e decido. Sì, oggi PULIZIE! Certo, servirebbe la bacchetta magica della fatina di Cenerentola, ma in un qualche modo si deve pur fare. E allora si dà inizio alle danze… Alzati tutti gli ostacoli dal pavimento (e vi giuro che erano davvero TANTI), è il turno della scopa, poi dell’aspirapolvere e infine una bella lavata. Poi, mentre asciuga il legno, via ai bagni (sanitari e pavimenti, of course) e alla cucina. Scuoto i tappeti, sistemo i giochi del piccolo, raccolgo tazzine di caffè sparse per casa. Cerco pure di mettere un po’ in ordine le mille carte sparse dall’Ingegnere… Ma quella è una battaglia persa, lo so. Siamo in cantiere pure a casa, mannaccia a me e a quando mi sono fata convincere della restrutturazione. Alla fine, un po’ stanca ma soddisfatta, torno al mio computer… E lì di fianco, ad aspettarmi, c’è ancora la pila ormai grattacielo dei panni da stirare. Ebbene sì, un ultimo sforzo… Accendo il ferro, riempio il serbatoio con l’acqua e inizio. Ne esco un’ora dopo, proprio al ritorno dell’Ingegnere per il pranzo. Mi dirigo verso la cucina e… oddio, è entrato con le scarpe sporche!!!!
Ecco perchè voglio che il 10 gennaio arrivi presto!